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Chi sono

Mi chiamo Giovanna Barbato, vivo e lavoro ad Ayas, in Valle d’Aosta, dall’età di 19 anni. Dopo svariate esperienze lavorative nel campo del turismo, nel 1990 avvio la mia prima attività in proprio gestendo un rifugio alpino.

Nel 1998 nasce la mia seconda attività in proprio con l’apertura di un negozio al dettaglio in Champoluc. Per anni mi occupo di abbigliamento con particolare predilezione per i bambini.

Nel 2005 avviamo in famiglia un’azienda agricola per la coltivazione di erbe officinali, se ne occupano principalmente mia figlia e mio marito, ma non posso evitare il mio coinvolgimento perché il settore delle piante officinali mi affascina in modo particolare.

La filosofia  che ha sempre contraddistinto l’azienda agricola, di coltivare senza l’ausilio di qualsiasi trattamento fitosanitario, estirpando le male erbe manualmente e lasciando che le colture  crescessero spontaneamente, è stato un ulteriore motivo di innamoramento della materia. Anche nel settore dell’abbigliamento la scelta dei tessuti dei miei capi è sempre stata volta a ricercare la naturalità e la sanità delle materie prime.

Nel 2013 prendo la decisione di trasformare il mio negozio e occuparmi di alimentazione, quella che dico io però, quella che oltre a rispettare la salute umana rispetta anche la natura, da allora sono iniziate le mie gioie e i miei dolori.

Ho dovuto (e continuo ancora oggi) scontrarmi con alcuni supermercati e negozi non specializzati che propongono merci provenienti da produzioni sconosciute e alimenti modificati   approfittando del momento di maggior richiesta di prodotti naturali e biologici.

Diffido di queste persone che si spacciano per “venditori di  benessere” più che alla salute del cliente, pensano a quella del proprio portafoglio. Purtroppo ho dovuto sentirlo con le mie stesse orecchie ”Tu proponi la vita, io vendo la morte, ma devo fare cassa”.

Da allora non ho più smesso di  ricercare, documentarmi, studiare con molta passione e curiosità,  e quindi selezionare, escludendo tutto ciò che proviene da coltivazioni intensive, trattate con diserbanti, pesticidi o OGM.

Un giorno mi è stato chiesto di chi fossi “la Paladina”. Potrei esserlo di tante cose solo perché lo penso, invece mi sono resa conto di esserlo della natura e della conoscenza.

La natura:

per natura intendo quella vera. Quella che vedo ogni giorno quando guardo fuori dalla finestra. Quella che trovo nei boschi e nei prati quando passeggio Quella che ammiro nei nostri campi fioriti, coltivati con rispetto e, soprattutto, quella che cambia e si trasforma secondo i suoi cicli naturali.

Se si rispetta si riesce a percepirne la potenza.

La conoscenza:

la voglia di conoscere che va oltre al semplice “mi hanno detto”, “ho sentito”, “ho letto”. Sono curiosa e questo mi porta a scoprire, documentarmi, approfondire e soprattutto a confrontarmi, proprio il fatto di voler capire e conoscere mi crea delle difficoltà perchè cerco chi rispetta la mia filosofia e condivide i miei valori.

A volte penso di essere un “Don Chiscotte” che combatte contro mulini a vento giganteschi, ma non mi pesa, la gratitudine dei miei clienti insieme alla passione per il mio lavoro mi forniscono la motivazione per proseguire.

Non sono una persona assoluta, mi piace rimanere aperta su ogni campo, su una cosa non transigo: la libertà deve sempre portare con sé la consapevolezza.